“Buon compleanno, mamma!” – Esercizio di scrittura, POV

Eccomi qui, a scrivere da Explorer… Chrome infatti sembra non digerire questo nuovo WordPress.. mistero!
Bando alle ciance, vi sottopongo una piccola one-shot che ho scritto di getto l’altra sera. Questa storia sarà una specie di esperimento: non vi dirò infatti chi è la voce narrante di questo testo, voglio vedere se riuscite a capirlo dalla storia. L’altro esperimento era l’utilizzo di un punto di vista “diverso” (almeno per i miei standard) e della prima persona, che ritengo complicatissima da gestire, ma che ho ritenuto adatta per questa storia (sperando non sia venuta fuori una ciofeca XD).

Ecco a voi…

Buon compleanno, Mamma!

La mia mamma e il mio papà stanno ancora litigando. È tutta la sera che urlano. Perché devono urlare? Perché non si vogliono più bene? Tu lo sai perché, Penny? Forse no, sei solo un coniglietto, anche se sei il mio amico-coniglietto-speciale. Meno male che ci sei tu qui con me, Penny. Senza di te avrei così tanta paura!
Oh Penny, vorrei tanto che la mia mamma e il mio papà si volessero bene, e che papà avesse dato il regalo alla mamma per il suo compleanno. Il nonno ha accettato di darmi un mazzo di fiori in cambio di due monete di cioccolata. Ha detto che piaceranno tanto alla mia mamma. Abbiamo scelto anche un bel nastro rosso per legare i fiori. Il nonno mi ha detto che sono “calendule”, ma per me sono solo bei fiori per la mia mamma.
Vorrei solo che smettessero di urlare, Penny, così potrei darglieli. Forse, se mi concentro tanto tanto, riesco a farli smettere. Io ci provo, Penny.

“Silenzio, silenzio, silenzio…”

… Ha funzionato! Non urlano più!
Adesso potrò finalmente dare il regalo alla mia mamma. Ti lascio un secondo qui, Penny. Non te ne andare!
Ecco il mio bel mazzo di fiori. Che buon profumo! Meglio fare piano uscendo dalla camera, così farò una sorpresa alla mamma.

Un rumore forte, che spavento!
Qualcuno ha sbattuto la porta!

… Papà? Dov’è papà?

Vorrei tanto stringere la mano di qualcuno! Penny, ho paura senza di te!
Accidenti, questo pavimento è così freddo, anche se cammino in punta di piedi!

Dov’è la mamma?

Eccola lì. Ma… cos’ha sul viso? Perché piange?

«Mammina, tutto b—»
«Non mi scocciare! Vattene via!»

Ma cosa…? Mamma, perché?
No… Non devo piangere! Sono grande io, io non piango!

«M-mamma…»
«Vattene!»

Mamma…

…Penny! Ho bisogno di te! Sto correndo da te! Aiuto, Penny! Penny, sei qui? Ti prego, dimmi che sei ancora qui! …Eccoti Penny!
Penny, abbracciami forte! Penny, ho paura! Meno male che ho te, Penny! Voglio dormire, Penny, cantami una canzone! …Perché non puoi parlare, Penny?
Abbracciami forte forte e non lasciarmi, ti prego…
Io non lascerò te, Penny, te lo prometto…
Io non ti…
Non…

 


 

«Emily!»
«Emily!»

Ma cosa…? C’è troppa luce in questa stanza, mi fanno male gli occhi…

…Mamma!

Penny, mi hai tenuto la mano tutta la notte, grazie…

«Grazie dei fiori, tesoro. Sono così belli che li ho messi nel vaso rosso.»

I fiori! Devono essermi caduti mentre correvo da Penny…
Un momento! Il vaso rosso?

«Quello per i fiori belli belli?»

Sorride! I miei fiori le sono piaciuti! Evviva!
Non posso che dire…

«…Buon compleanno mamma!»