Secondo esercizio di scrittura

Rieccomi! XD Be’, in realtà era pronto da un po’, dovevo solo aggiungere il finale ma mi stava fatica XD E quindi ho ritardato il tutto…

Parlando della storia, questa volta il protagonista è un uomo, un tenente per la precisione, coinvolto suo malgrado nelle intricate tele del suo Commando… ma vi lascio alla lettura (be’, in realtà potete anche non leggere, è più una cosa catartica)!

 ps. mi sono accorta che ha tolto tutta la formattazione della pagina XD Mi spiace cari lettori 🙁


Legis era sempre stato ligio al dovere. Quando ancora l’Impero e l’organizzazione Corona non avevano preso il comando d’ogni cosa, lo Stato lo aveva insignito non di rado di numerose medaglie al valore. Aveva strappato donne dai loro aguzzini, condotto bimbi spaventati in strutture dedicate, convinto pazzi omicida ad abbassare la pistola. Eppure, adesso che era stato assunto – con la forza – al Commando dell’Organizzazione, era stato costretto a nascondere  tutte le sue onorificenze in un cassetto ben sigillato del suo ufficio; e molti dei suoi, ormai giustiziati, lo avevano considerato per questo un codardo. E forse qualcuno poteva pensare che i suoi avessero pure ragione, quasi come se fosse diventato il braccio destro del diavolo.

Ma Legis aveva un piano.

Alla Base si vociferava da tempo di uno strano esperimento: aveva udito i soldati definirlo “PRM” o semplicemente “Progetto” (e spesso si era chiesto cosa potessero significare la R e la M), e sospettava che fosse condotto in zone dell’edificio che non comparivano nemmeno sulla pianta. Si era presto immaginato che la cosa non fosse delle più pulite; ma la cosa che più di tutte aveva sconvolto Legis, era che il nucleo vitale di tutto ciò pareva essere rappresentato da alcuni bambini e la loro –presunta – energia nascosta. Le voci gli sembravano troppo insistenti per essere un banale pettegolezzo; e ciò gli aveva permesso di capire che, ormai, ciò che stava accadendo al Commando era più di una semplice voce.

Per questo aveva elaborato un piano: scendere a patti con la sua moralità e rimanere al Commando, nel tentativo di poter fermare l’esperimento e salvare vite innocenti. Non aveva capito in che modo i bambini venissero utilizzati: se fossero destinati alla morte o a qualche forma di non-vita. Sapeva solo che non poteva permettere che una cosa del genere scivolasse sotto i suoi occhi; temeva questo fantomatico Progetto, ed era disposto a qualunque cosa pur di fermarlo.

 Qualcuno bussò alla porta del suo ufficio. Era Joe, il suo superiore; in mano teneva una busta sigillata.

“Buongiorno Tenente Legis. I piani alti mi hanno detto di consegnarle questa” e buttò sprezzante la busta sul tavolo.

“Ti ringrazio Joe”. Legis fece un sorriso tirato. Prese la busta tra le mani, e si assicurò che il sigillo fosse intatto; se qualcuno avesse provato ad aprire la busta, se ne sarebbe senz’altro accorto. Joe si incamminò verso la porta; ma quando fu ormai sulla soglia, si voltò.

“Ah, ero già passato stamani, ma non c’era. Cos’è, aiutava le nonnette ad attraversare la strada?”. Joe ridacchiò, dopodiché chiuse la porta dietro di sé.

Per quanto trovasse irritanti le stupide battute di Joe, fu rassicurato dal pensare che la sua indole buona era emersa solo dal suo atteggiamento al Commando. E finché poteva rimanere là in incognito, non aveva nulla da temere.

Incuriosito, comunque, decise di aprire la lettera. Come avanzava di riga in riga, sbiancava sempre più.

          Tenente Legis,

le scrivo questa lettera innanzitutto per ringraziarla. Fin dal primo momento che ha preso servizio al nostro Commando, ha sempre dimostrato grande serietà, prontezza di spirito e affidabilità. La sua presenza è preziosa per il nostro corpo armato, nonché di grande esempio per i più giovani e i sottoufficiali. Meritevole dei più grandi elogi, lei rappresenta l’orgoglio del nostro corpo armato, il coadiuvante delle più coraggiose e impegnative imprese. Proprio per questo, desidero metterla al corrente di un progetto segreto e riservatissimo. La preghiamo di chiudere o nascondere immediatamente la presente missiva nel caso in cui sia presente qualcun altro al momento della lettura, o se prevede l’arrivo di altro personale nel tempo prossimo. Le ripeto nuovamente che deve mantenere il più stretto riserbo per quanto starà per leggere. Questo segreto dovrà essere riservato a lei e lei soltanto.

È con grande onore che le comunico che lei, da questo momento, entra a far parte del segretissimo Progetto di Rinascita Mondiale. Contiamo fermamente sulle sue grandi doti dimostrate nel periodo di permanenza al Commando, e ci auguriamo che le metta al servizio di questa maestosa impresa.

Un fidato sottoufficiale si metterà in contatto con lei per concordare luogo e tempo dell’incontro che desidero tenere con lei, ove discuteremo i dettagli.

Ricordandole che da ora in poi fa parte del Progetto e che dunque ogni tentativo di sommossa, ribellione, ammutinamento o divulgazione saranno punite con la massima pena, la saluto cordialmente.

Comandante Magister.

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